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8 Agosto Cocoricò Tapes

8 Agosto incontro con con il regista del film Francesco Tavella, Luca Nervegna e Giacomo Benini per La Furia Film.

Visioni e suoni di quel rito collettivo che è stata la discoteca più famosa d’Europa negli anni ’90.

Un viaggio nel mito, attraverso il ritratto di una generazione e le contaminazioni di un periodo irripetibile e folgorante.

Cocoricò Tapes fa rivivere il mito della discoteca più famosa d’Europa degli anni ‘90.

Un viaggio visivo e sonoro contaminato dagli eventi che hanno segnato la fine del millennio.

​Musiche di Matteo Vallicelli, Montaggio Luca Berardi e Luca Nervegna, fotografia Luca Nervegna,

prodotto da Giacomo Benini e Lisa Tormena, scritto da Francesco Tavella e Matteo Lolletti,

regia Francesco Tavella

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Mercoledì 26 luglio

Mercoledì 26 luglio sarà presente l’attore Pier Luigi Mecchia per il film “Gigi la legge”

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA – LOCARNO  FILM FESTIVAL 75

Gigi fa il vigile in un paese di campagna dove sembra non succedere mai niente.
Un giorno, però, una ragazza si suicida, gettandosi sotto un treno.
Non è la prima volta.

Lì comincia un’indagine su questa misteriosa serie di suicidi che si consuma in uno strano mondo di provincia in bilico tra realtà e fantasia, dove un giardino può anche essere una giungla e un poliziotto avere un cuore sempre pronto ad innamorarsi e a sorridere.

 

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Martedì 11 luglio

Martedì 11 luglio sarà presente il regista Luca Scivoletto per il fiilm “I Pionieri”

La storia è ambientata in Sicilia, nell’estate del 1990. Enrico ha dodici anni e tutti i problemi dei ragazzini della sua età. Ma a tormentarlo non sono gli ormoni impazziti o un amore non corrisposto. Il suo problema più grande si chiama Partito Comunista Italiano. Il partito di suo padre – dirigente locale e probabile futuro segretario regionale – e di sua madre, delegata all’educazione ortodossa dei figli: niente religione, niente Reebook, niente Rambo, niente Nintendo. In pratica: niente vita sociale. A parte Renato, l’unico amico di Enrico, anche lui figlio di comunisti (il padre morto per la troppa passione politica e la madre viva ma non meno appassionata) che a dodici anni si veste e parla come un funzionario di sessanta. Lui al comunismo ci crede davvero. Enrico invece vorrebbe solo essere come gli altri. D’estate andarsene al mare, per esempio, e non in giro con il padre, a convincere i compagni che la svolta voluta dal segretario, l’abbandono della falce e martello, è ormai inevitabile…..